Vertebre d’Inchiostro

Questo corpo in rovina

il tintinnio delle sue ombre

che come lacrime

santificano le passioni affamate

e ancora-

la carezza nera dei giorni incrinati

rotti sopra gli specchi

di volti conosciuti e dimenticati

e mani che si chiudono

in segno di promessa –

o preghiera?

Non importa che suono abbia

la voce di chi mi sta affianco

è qui il mio capitolare,

giungere al punto

premere e sanguinare

come chi osa portar nel petto

il nulla sferzante.

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